Francofonte - Assoluzione della Corte d'Appello di Catania per tre francofontesi condannati dal Tribunale di Siracusa. La partita è ancora aperta solo per Sonia Ponte ma per altre diverse contestazioni
Francofonte - E’ una vicenda giudiziaria piuttosto complessa quella che ha fatto scattare alla fine l’assoluzione del carabiniere Mario Schiavone, Nuccio Ippolito e Sonia Ponte (solo quest’ultima dovrà rispondere ancora di altre diverse contestazioni .d.r.) . Tutto parte da una denuncia fatta da Sonia Ponte contro un anziano del luogo che aveva abusato dei suoi figli. L’anziano signore, reo confesso, subiva infatti una condanna. Dopo questa denuncia, avvenuta nel mese di maggio del 2016, i minori, tutti e tre (due femmine e un maschietto) venivano inseriti in una struttura. Qui e presso i genitori affidatari, individuati dalla medesima struttura, avrebbero, secondo la ricostruzione accusatoria, iniziato a raccontare di subire abusi sessuali da diversi uomini, tra cui il carabiniere Schiavone e il consuocero, descrivendo la madre come poco accudente, sporca e dedita a bere birra. Raccontavano anche che questi uomini lasciavano dei soldi. A Sonia Ponte veniva contestato anche il reato di sfruttamento della prostituzione.
Il tribunale di Siracusa, all’esito di un serrato dibattimento, in cui principalmente la difensore della Ponte avv. Coletta Dinaro, produceva vari documenti estratti da altri procedimenti analoghi , dal tribunale per I minorenni e dal procedimento a carico dell'anziano signore, condannava la Ponte a 24 anni di reclusione e 75.000,00 di multa.
Tutti i difensori dei tre imputati: Avv. Coletta Dinaro, Avv. Antonella Schepis e Avv. Troja optavano per l’appello. L’avv. Coletta Dinaro, in particolare, aveva chiesto la riapertura del dibattimento. Anche in appello l'attivita' è stata frenetica tanto che il processo in appello è stato discusso due volte conclusosi con una sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste per quanto concerne le ipotesi di reato che riguardavano tutti e tre gli imputati.
Nonostante questa importantissima assoluzione la partita, però, per Sonia Ponte per la mia assistita è ancora aperta e il suo difensore Avv. Coletta Dinaro attende le motivazioni per assumere ulteriori decisioni.
È stato un processo serratissimo soprattutto in primo grado celebrato in presenza anche nel periodo del COVID
Per quasi sei anni sia la Ponte che il carabiniere Schiavone sono stati in stato di restrizione, prima in carcere poi agli arresto domiciliari.
Solo a Nuccio Ippolito alla era stato applicato l'obbligo di dimora.
Oggi, dopo l’assoluzione emessa dalla Corte d’Appello di Catania, per il carabiniere Mario Schiavone e Nuccio Ippolito, solo per Sonia Ponte la partita rimane ancora aperta ma per altre due diverse contestazioni.
A questo punto, per i risvolti che anche questo esito potrà avere, solo nei confronti di Sonia Ponte, l’Avv. Coletta Dinari si riserva di farlo non appena saranno depositate tra 90 giorni le motivazioni da parte della Corte d’Appello di Catania, La partita per Sonia Ponte e il suo difensore, quindi, è ancora aperta.